lunedì 24 settembre 2007


La notte vola, tra le lapidi infami di questa mia sporca compagna che chiamo anima. Strane voci urlano nell'anima quando tutto è lontano, quando ogni cosa è sangue che scorre veloce. Vorrebbe liberarsi nel cielo degli illustri, ma è bloccata dalle gabbie dei giorni, continui, e distanti. Troppo distanti da lei. Scrivo della vita e di ciò che non c'entra con essa. Scrivo della notte e di ciò che in essa non è mai accaduto. Scrivo del pensiero del forse, dell'immagine del chissà, dell'attesa, del sogno proibito di un grillo sparlante. Scrivo del giorno in cui il giorno verrà. Scrivo di me. Che si apra il sipario.

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